L’articolazione della caviglia (o tibio-tarsica o articolazione tibio-peroneo-astragalica) e’ costituita superiormente dalla tibia e perone e inferiormente dall’ astragalo. Le superfici articolari delle ossa della gamba, ovvero tibia e fibula, formano un incastro a mortaio per la troclea astragalica, quest’ultima e’ fortemente convessa dall’avanti in dietro e presenta una gola centrale e due labbri leggermente convessi. L’unico movimento che consente articolazione tibio-tarsica e’ la flesso-estensione, tuttavia insieme alle altre articolazioni del retropiede realizza una sola articolazione con tre gradi di liberta’.
I movimenti si realizzano attorno a 3 assi principali:
1) Asse trasversale: flessione 20°-30° (o flessione dorsale, avvicina il dorso del piede alla faccia anteriore della gamba) ed estensione 30°-50° (o flessione plantare, allontana il dorso del piede dalla faccia anteriore della gamba).
2) Asse longitudinale della gamba: abduzione (la punta del piede si porte lateralmente) e adduzione (la punta del piede si porta medialmente). Questi movimenti sono effettuati in collaborazione con la rotazione del ginocchio.
3) Asse longitudinale del piede: supinazione e pronazione
LIMITI DELLA FLESSO-ESTENSIONE.
Limiti della flessione:
1) Fattori ossei: la faccia superiore del collo dell’astragalo viene ad urtare contro il margine anteriore della superficie tibiale (in situazioni traumatiche puo’ verificarsi la frattura del collo dell’ astragalo).
2) Fattori capsulo-legamentosi: la parte posteriore della capsula si tende cosi come i fasci posteriori della tibio-tarsica
3) Fattori muscolari: la resistenza indotta dal tono del tricipite
Limiti dell’estesione:
1) Fattori ossei: I tubercoli posteriori dell’astragalo vengono a contatto con il margine posteriore della superficie tibiale
2) Fattori capsulo-legamentosi: La parte anteriore della capsula si tende alla stessa maniera dei fasci anteriori dei legamenti della tibio-tarsica
3) Fattori muscolari: tono dei muscoli flessori
STABILITA’
L’articolazione della caviglia è stabilizzata dalla capsula articolare e dai legamenti, che permettono il movimento e tengono insieme la struttura ossea. La parte fibrosa della capsula articolare si inserisce sui bordi del mortaio tibio-fibulare e della superficie articolare dell’astragalo. E’ sottile in avanti e in dietro mentre e’ ispessita ai lati per la presenza dei legamenti mediali e laterali.
Il legamento collaterale laterale comprende 3 legamenti:
1) Fibulo talare anteriore
2) Fibulo talare posteriore
3) Fibulo calcaneare
Il legamento collaterale mediale (o deltoideo)ha forma triangolare e si distacca dall’apice del malleolo, espandendosi in4 fasci, due anteriori, uno medio e uno posteriore, che rappresentano altrettanti legamenti distinti:
1) Legamento tibio-navicolare
2) Legamento tibio-astragalico anteriore
3) Legamento tibio-astragalico posteriore
4) Legamento tibio-calcaneare
CURIOSITA’
Durante la flessione la parte anteriore della capscula non viene pinzettata perche’ viene stirata dalla tensione dei flessori grazie alle aderenze che essa contrai contro le guaine.
Le ossa della caviglia (in particolare l’astragalo) sono ricoperte più delle altre da cartilagine, proprio per massimizzare la fluidità del movimento. La cartilagine è un tessuto connettivo di sostegno, privo di vasi sanguigni, nel quale la sostanza intercellulare è densa, compatta e consistente; ricopre le articolazioni e molte parti dello scheletro. Negli adulti la cartilagine si trova per lo più nei punti in cui è richiesta resistenza, grande elasticità e mobilità. Di norma, una articolazione sana è formata dalla unione di due ossa le cui estremità sono rivestite di cartilagine: questa fa sì che le ossa nel movimento “scorrano” tra loro quasi senza resistenza. La cartilagine non è rifornita di sangue e non ha capacità riparative, per cui quando si consuma si lesiona con ulcerazioni ed può erodersi fino all’osso sottostante.
L’inversione associa flessione plantare, supinazione e rotazione interna del piede mentre l’eversione associa flessione dorsale, pronazione e rotazione esterna del piede.